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di Gianni Lorenzetti

Carlo che sorride era un maceratese doc, e Fabio Concato, primo ospite delle audizioni di Musicultura, che anticiperà la voce della bellissima Pilar e l’ ugola d’oro di Tosca, ospiti a loro volta i due prossimi venerdì, probabilmente non mancherà di eseguirla stasera, al teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata, dove alle 21 prenderanno il via le audizioni che, dopo tre fine settimana, si concluderanno il 9 febbraio. La serata di debutto prevede la presenza di cinque concorrenti, per l’esattezza Calypso Chaos, Antonio Maldestro, Flo, Nemi e Ceralacca, di un ospite, per l’appunto Concato, e di un maelstrom di musica per tutti i palati. Carlo che sorride è una canzone autentica, uno spaccato di profonda amicizia che ha legato il cantautore milanese al pianista maceratese Carlo Gargioni, che, come ha detto Concato, era “un amico unico, praticamente un fratello, purtroppo scomparso prematuramente. Mi ha fatto innamorare delle Marche, dei suoi luoghi, dei paesaggi, della gente e della cucina. Carlo era maceratese di origine, ma per lavoro si era trasferito a Milano, però aveva tenuto una casa a Civitanova, che noi usavamo come base strategica durante i tour. Ci suonavamo, ci facevamo prove, inoltre era un punto di appoggio per partire alla volta della Puglia, dell’Abruzzo, in ogni dove nel centro-sud per andare a fare i concerti”. Concato non è nuovo a Musicultura, infatti già due anni fa era stato ospite alle serate finali del festival, nella cornice dello Sferisterio, tornando con Tutto qua, il suo ultimo album partorito dopo un silenzio durato undici anni. “In realtà mi sono allontanato da un certo tipo di discografia – ha proseguito Concato – ma in quegli undici anni ho proseguito a fare il musicista, a fare live. L’effetto sparizione è dato semplicemente dal fatto che oggi come oggi sembra essere reale solo quello che passa attraverso la televisione, infatti mi sono anche posto il problema, ma in fin dei conti ho deciso che se le persone mi avessero dimenticato, pazienza, me ne sarei fatto una ragione”. Un ritorno, quello a Musicultura, che il cantautore milanese ha accettato con piacere perché “sono curioso come una scimmia, tutto quello che c’è da ascoltare di nuovo, me lo vado a sentire sempre, magari in qualche caso rimanendo anche deluso. Però è importante essere presenti, perché la cosa che manca di più ai giovani è l’ascolto, quindi è necessario darglielo”. La fase di audizioni live si compone di tre fine settimana, venerdì e sabato alle ore 21 e domenica alle 17, nell’arco del quale si sfideranno a colpi di note i quarantasei concorrenti, tra i quali il maceratese Simone Cicconi, già tra i vincitori lo scorso anno, e gli anconetani The Canepazzo family. Oltre ai già citati, nelle prossime sere si esibiranno Area 765, Fulvio Arnoldi, Ars Populi, Paolo Cattaneo, C.A.(I).N.I., Calvino, Melissa Caputo, Marco Carnesecchi, Francesca Romana, Cordepazze, Andrea Epifani, Gianluca Chiaradia, Chorearum, coreAcore, Adolfo Dececco, Marlò, Andrea Dodicianni, Dulcamara, Equ, Dante Francani, Gill, Io non sono Bogte, Musicanti di Grema, La maschera, La fonomeccanica, La rappresentante di lista, Sara Loreni, Andrea Maestrelli, Gabriella Martinelli, Mattanza, Gilberto Ongaro, Respiro, Matteo Robles, Carlo Senna, Shoe’s Killing’ Worm, Signor Dream, Sossio Banda, Simone Spirito e Toto Toralbo. Insomma, si rimette in moto la macchina di Musicultura, che con le audizioni ridurrà i quarantasei concorrenti a sedici finalisti, per poi dimezzarli ancora trasformandoli negli otto vincitori che suoneranno allo Sferisterio il 20, 21 e 22 giugno. Ma la strada è tutta da percorrere, la storia da scrivere.

(Nella foto Fabio Concato)