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di Federica Curzi
Vice Sindaco e Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Macerata
Anche quest’anno Macerata ha scelto una serie di iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e uno slogan: “CTRL+ALT+CANC. RIAVVIA IL SISTEMA. INTERROMPI LA VIOLENZA”. A partire da lunedì 25 novembre apriremo gli spazi pubblici della città all’indignazione e alla memoria per le tante vittime degli ultimi anni da un lato, ai gesti concreti necessari al cambiamento dall’altro. Useremo infatti molti linguaggi e spazi della cultura per dire basta al femminicidio: dalla biblioteca e dagli incontri con le scuole, al Teatro Lauro Rossi, dall’Università, fino al luogo pubblico per eccellenza: la piazza.
A partire da Piazza della Libertà lungo le scalette sarà riprodotta l’installazione “scarpe rosse contro il femminicidio” originariamente ideata dall’artista messicana Elina Chavet. Così vogliamo comunicare l’entità del vuoto di civiltà e di umanità che la violenza conto le donne comporta. Lunedì dalle 16 lungo le scalette saremo chiamati a ricordare le tante vittime e a protestare contro questo vuoto che si moltiplica se seguito dal vuoto delle istituzioni, della legge, della cultura. Nella nostra città esistono i servizi e una solida possibilità di avere una rete protettiva per uscire da situazioni di violenza. La presenza lunedì in piazza di tutte queste cellule attive del territorio è una promessa di supporto alle donne, ma soprattutto un monito e un appello che chiama in causa tutta la società civile.
E’ tristemente necessario ogni anno ripetere i numeri, anche per segnalare che il femminicidio e la violenza contro le donne aumentano, nel nostro paese, di anno in anno. Cosa che ha condotto l’O.N.U a rivolgersi all’Italia durante la scorsa estate parlando del femminicidio nel nostro Paese come di “Crimine di Stato” e invitando l’Italia – il suo Governo e le Istituzioni in genere – a “fare di più”. Il Comune di Macerata non si sottrae a questo appello e ha preparato, insieme al Consiglio delle Donne, un programma di iniziative di una intera settimana che si aggiunge e moltiplica la risonanza di quanto durante i 365 giorni l’anno facciamo insieme alle altre forze del territorio. L’ambizione è quella di incidere sul tessuto educativo e comunicativo della città, contribuendo al necessario cambiamento di mentalità che è il vero antidoto allo strazio che vivono le vittime e con esse la società tutta.
Il 25 novembre è stata scelta dal Consiglio delle Nazioni Unite come giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sarebbe però più corretto dire della violenza degli uomini contro le donne. Occorre infatti prendere atto del fenomeno iscrivendolo nel campo della violenza di genere. Significa che nel nostro paese ad esempio una donna, in quanto donna, viene uccisa da un uomo ogni 2 giorni e mezzo. Significa che al 30 giugno di quest’anno già 85 donne erano morte per mano di uomini, spesso vicinissimi a loro. Ma il femminicidio è soltanto l’estrema conseguenza delle forme di violenza contro le donne. Alcuni numeri: in Italia si stima che 6.743.000 donne, tra i 16 e i 70 anni, siano vittime di abusi fisici o sessuali e circa 1 milione abbia subito stupri o tentati stupri. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanita’, inoltre, il 33,9% delle donne che ha subito violenza per mano del proprio compagno e il 24% di quante l’hanno subita da un conoscente o da un estraneo non ne parla. Il 14,3% delle donne è stata vittima di atti di violenza da parte del partner, ma solo il 7% lo ha denunciato. Altrettanto allarmante il dato secondo cui il 33,9% di coloro che subiscono violenza per mano del proprio compagno, e il 24% di coloro che l’hanno subita da parte di un conoscente o di un estraneo, non parla con nessuno dell’accaduto. La violenza domestica, inoltre, è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza.
Da una sintetica analisi di questi numeri emerge un bisogno sopra gli altri: rendere consapevoli gli uomini di quanto determinante sia il loro approccio culturale – sia in quanto tali, sia come padri, mariti ed educatori – come punto di partenza per “riavviare il sistema”. Senza il loro pieno, attivo e sostanziale coinvolgimento il lavoro istituzionale e normativo sarà non so se vano ma quanto meno incompiuto. Spero che giornate come quella di oggi, con le loro iniziative e i loro simbolici momenti di aggregazione e riflessione, possano spingere a riconsiderare quanto ciascuno di noi possa fare ogni giorno in questa direzione: modificare il proprio linguaggio, cambiare atteggiamenti e modi educativi, sul posto di lavoro, in casa, nelle proprie relazioni. Per questi giorni, l’invito è a partecipare al programma delle iniziative: che non sia solo il doveroso tributo alle tante donne colpite,ma un messaggio forte a tutta la città.
(illustrazione “In-pianto-elettrico” di Lisa Gelli)
Ecco il programma degli incontri:
LUNEDÌ 25 NOVEMBRE
BMB _ Sala Castiglioni
ore 10
In quanto donne.Riflessioni sulla violenza di genere.
Incontro con gli studenti delle scuole superiori.
A cura di Osservatorio di Genere
Piaggia della Torre
dalle ore 15
Scarpe rosse per dire basta alla violenza.
Allestimento artistico per ricordare le tante donne vittime del femminicidio.
In collaborazione con Amnesty International e Rete Studenti Medi di Macerata.
Teatro Lauro Rossi ore 21
Processo a porte chiuse.
Con Matteo Canesin
regista e attore a cura di Teatro Service
MARTEDÌ 26 NOVEMBRE
Biblioteca Mozzi Borgetti ore 17
Mi scaverai fin dove ho le radici.
Laboratorio per studenti a cura di Teatro Rebis
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE
Biblioteca Mozzi Borgetti Sala Castiglioni ore 21
Formare una donna e formare una nazione.
Incontro con suor Lorella Mattioli
A cura di Associazione Il Glormere
VENERDÌ 29 NOVEMBRE
Antica Biblioteca
Università degli Studi di Macerata ore 15
Donne in pericolo:prevenzione, tutela, difesa.
Riflessioni non solo giuridiche sulla violenza di Genere dopo la conversione in legge del
decreto legge n.92/2013
A cura di Università
degli studi di Macerata e
Soroptimist International
Club Macerata
INFO
Segreteria Consiglio
delle donne
0733 256379
informadonna@comune.macerata.it
segreteria.consigliodonne@comune.macerata.it
http://www.comune.macerata.it
MARTEDÌ 3 DICEMBRE
Aula Magna Università
degli Studi di Macerata
ore 16
Giornata ONU dei Diritti delle persone con disabilità
Il mio canto libero
Video – documentario
regia di Marco Cruciani
Partecipano Alessia di Girolamo,protagonista e componente Commissione regionale Pari opportunità Alda D’Eusanio, giornalista