
di Manuel Caprari
Umanzuki, al secolo Mattia Betti alla batteria, Alessandro Iacopini al basso, Tommaso di Tommaso alla chitarra. Fiorentini, due Ep all’attivo, Pipes and Sugar e Sonic Birds. Che genere fanno? I tentativi di descrivere il loro sound, cercando in internet, si sprecano: jazz core, però in questo secondo ep vanno più verso l’ambient e la psichedelia, ricordano il noise ma sono anche industrial; sulla loro pagina di facebook definiscono la loro musica “minimalism”; e forse è la definizione più azzeccata, non tanto perché è la loro, ma quanto perché in effetti mentre li ascoltavo, viste le atmosfere m’aspettavo da un momento all’altro di girarmi e trovarmi faccia a faccia con Patrick Bateman, lo yuppie serial killer protagonista di American Psycho (qui forse chi conosce il romanzo potrebbe muovermi un’osservazione, che non anticiperò perché sarebbe uno spoiler; se non l’avete ancora letto, rimediate al più presto). Ora, sul fatto che Bret Easton Ellis sia veramente definibile come uno scrittore minimalista alcuni nutrono dubbi, ma per tagliare la testa al toro, se avete presente cosa s’intende per minimalismo quando parliamo di Ellis potrete cominciare a farvi un’idea del sound degli Umanzuki; per il resto, continuate a leggere. Continua a leggere →