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di Eleonora Tamburrini
Da qualche anno anche in Italia si avvertono segnali di una nuova sensibilità volta al recupero, architettonico e urbanistico, di quartieri abbandonati e aree periferiche. Lentamente, spesso con ritardo e qualche riluttanza, accade che zone dimenticate e strutture in disuso vengano ricondotte al centro della vita pubblica grazie ai restauri, ma soprattutto attraverso la migrazione al loro interno di attività culturali e nebulose umane che le trasformano in luoghi d’interesse e crocevia di incontro. In alcuni casi, spesso all’estero, politiche lungimiranti e ottime iniziative private sono riuscite ad intaccare anche aree degradate, incanalando il disagio in un’energia che le ha rese pullulanti di vita: basti pensare all’ormai celebre Belleville a Parigi, o al Panier a Marsiglia.
Dovendo fare i conti con altre storie, altre città, e ritornando a più minute proporzioni, possiamo però mantenere il senso di questa visione e applicarlo come speranza a Borgo Ficana. Ieri mattina infatti, in questo piccolo, anomalo quartiere di Macerata un drappello di appassionati, lettori, curiosi, amici ha assistito al taglio del nastro che ha sancito la nascita della Biblioteca della Poesia a cura dell’Associazione Culturale Licenze Poetiche. Continua a leggere