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di Camilla Domenella
“L’art pour l’art”. Lo sosteneva il critico e drammaturgo francese Théopile Gautier, nel diciannovesimo secolo. Di pochi anni prima, era invece la teoria humeana che voleva un’opera d’arte conforme a uno scopo. Finalità o autoreferenzialità, erano le grandi questioni. Sul ruolo dell’Arte, non si finirebbe mai di discutere. Ma ciò su cui critici e filosofi sono stati, da sempre, d’accordo è che l’arte deve avere chi la osserva, e uno spazio concreto nel quale essere osservata.
“Take place!” allora, è il nuovo motto dell’arte, espressione inglese che significa “avvenire, avere luogo”, ma anche, e soprattutto, “prendi posto”. Continua a leggere