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di Gianni Lorenzetti
E’ tanto vero che l’abito non faccia il monaco quanto il teatro contribuisca però a fare una città, a costruirne l’identità, la forma, la struttura interiore, le connessioni. E il teatro, pur essendo un’anima che traccia strade, pur rimanendo un distillato di letteratura e arte della recitazione, della scenografia, dell’espressione, ovviamente avviene a più livelli. Si va dal teatro parrocchiale ai teatri stabili, dal dialettale allo sperimentale. In questa infinita struttura di sentimenti agglomerati da una malta di cultura, prende vita, da oggi fino al 24 novembre, il festival nazionale Macerata teatro, ormai giunto alla sua quarantacinquesima edizione, che in memoria di Angelo Perugini ogni anno scova e, nella cornice unica del Teatro Lauro Rossi di Macerata, propone compagnie amatoriali che nulla hanno da invidiare a quelle di professionisti se non, magari, il compenso. Continua a leggere