Tag
civitanova marche, Futura Festival, gli Stadio, ilaria piampiani, Lucio Dalla, Marco Alemanno, Teatro Annibal Caro, Vito Mancuso
di Ilaria Piampiani
“Sono qui semplicemente per raccontarvi una storia. Dentro ci sono io e chi conoscete meglio di me: Lucio, Lucio Dalla. Vi porterò con noi in un viaggio vero e proprio: attraverso i miei ricordi e i suoi racconti, passerete dalle strade di Bologna a quelle di New York, da Dublino a Barcellona, da Mosca a Lisbona, ma anche in Sicilia, a Napoli, in Puglia e in tanti altri posti che Lucio amava tanto.” –Marco Alemanno- Dalla Luce alla notte
Mi siedo in platea, su di una tradizionale poltrona in velluto rosso. Scelgo la seconda fila perché certi incontri vanno vissuti nella loro totalità e pienezza, vanno abbracciati intensamente con gli occhi e il cuore. Sono arrivata in anticipo e così, raccogliendo le idee, l’attenzione e, preparando lo stato d’animo, mi guardo intorno: gli spettatori prendono posto nel teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, un gioiellino architettonico, con i suoi palchetti intagliati e i suoi affreschi del soffitto dalle tinte pastello. Davanti a me il sipario chiuso, serrato che nasconde l’intensità di un colloquio che, di lì a poco, sarebbe iniziato e avrebbe commosso l’uditorio più sensibile.
Giunge il momento più agognato e atteso per un appassionato di teatro: le pesanti e vermiglie tende si aprono e il nostro “intimo appuntamento” con Marco Alemanno comincia. Continua a leggere