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di Camilla Domenella
Di lui, non ne aveva parlato nessuno. La Storia dell’Arte lo aveva abbandonato in soffitta, a impolverare in quel grosso scatolone con su scritto “ignoto”, che è l’anticamera del dimenticatoio.
Lui era uno di quei giovani eccellenti, bravi, competenti e capaci, puntualmente costretto a scendere a compromessi per sbarcare il lunario. Era, come diremmo oggi, un precario, un cervello che non poteva permettersi la fuga. Continua a leggere