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di Camilla Domenella
Ieri è stata la Giornata della Memoria. Tutto il mondo ha ricordato le vittime dell’Olocausto. Solo 69 anni fa l’apparato nazista faceva 15 milioni di morti. Tra questi, non vi erano soltanto ebrei. Ad essere sterminati furono anche gli “indesiderabili”, – comunisti, omosessuali, malati di mente, disabili, e svariati gruppi etnici – colpevoli soltanto di essere rappresentanti di categorie diverse da quella eletta, da quella “migliore”.
C’è qualcosa però, che muove da una matrice altrettanto empia ma che resta nascosto, che si annida in uno spazio e in un tempo più vicino a noi. Dell’altro ieri è la notizia dei 13 immigrati marocchini che al Cie Ponte Galeria di Roma si sono cuciti la bocca in segno di protesta. Sono stati portati nella capitale da Lampedusa, dove erano sbarcati mesi fa. Mesi. E da mesi attendono chiarezza. Loro non vogliono aiuti, non chiedono assistenza, non pretendono sussidi: esigono ciò che dovrebbe essere inalienabile, la dignità. Continua a leggere