di Alessandro Seri
Ai lati della strada dovrebbe esserci la segnaletica generalista e riconoscibile, dovrebbe esserci una staccionata a delimitare la via e la carreggiata dovrebbe risultare sicura e grigia in modo da evitare ogni possibile distrazione e invece contro ogni presunta regola salubre e razionale spunta dalla nebbia del primo aprile una ginestra, insicura, insalubre, irrazionale, irriconoscibile quasi attraverso il grigio, attraverso le gocce dense che mal sopportiamo a quest’ora dell’anno. La ginestra è vecchia come il cucco, è l’antimateria dell’inverno, il titolo di una poesia, il simbolo di una possibile resurrezione, la guida che mi suggerisce i passi inversi. Continua a leggere