Tag
acqua, adamo webzine, adamomagazine, Africa, Aula Magna, Camilla Domenella, carlo petrini, cibo, cibo e libertà, fabio pierantoni, Gabriele Vacis, gastronomia, L'Adamo, L'Adamo magazine, L'Adamo web mag, L'Adamo web magazine, l'adamo web zine, Macerata, Sferisterio, shiva, Slow Food, Stefania Monteverde, Terra madre, Università di Macerata
di Camilla Domenella
C’era, ai tempi dei presocratici, quel tale greco Anassagora, il quale, povero di nozioni ma ricco di curiosità, teorizzò per primo una grande verità: quello che noi mangiamo, si trasforma in corpo, carne, ossa, capelli. Per noi contemporanei, questo è ormai un assioma, una banalità. Ma l’impianto teoretico che Anassagora indusse per confermare quella sua affermazione, ha ancora molto su cui farci riflettere. Ogni singola parte del mondo, unendosi e dividendosi si trasforma in altre parti, in altri corpi, in altri differenti insiemi materiali. Tutto ciò secondo una intelligenza ordinatrice, un kosmos, un’armonia olistica. Il cibo non è soltanto quello che, quasi passivamente ormai, assumiamo. Dietro ad una tavola imbandita, oltre il nostro piatto ricco e succulento, vi è l’intero sistema della catena umana, anzi animale, che coinvolge nel suo processo tutte le scienze e le conoscenze dell’uomo. Il problema è che oggi, ad essere meno coinvolte, sono le coscienze.
Continua a leggere