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Archivi tag: Andrea Fazzini

Il teatro non serve a niente. Solidarietà al Teatro Rebis.

10 sabato Gen 2015

Posted by adamaccademia in 9.Teatro/Danza

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Andrea Fazzini, Arianna Guzzini, L'Adamo, L'Adamo web mag, Macerata, petizione, Petizione Rebis, raccolta firme, rebis, teatro, Teatro di Villa Potenza, Teatro Rebis

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di Arianna Guzzini

Questa è una città che sta perdendo un teatro, questa è una città che si sta spegnendo. Continua a leggere →

Sotto la vena nascosta: DeFigura

07 venerdì Nov 2014

Posted by adamaccademia in 2.Arti visive, 9.Teatro/Danza

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ADAM, Adam Accademia, Adamo magazine, Andrea Fazzini, Attilio Scapelliti, Blessure di Yann Marrussich, Chiara Guidi, claudio morganti, Defigura, Enrico Piergiacomi, Frediano Brandetti, giorgio cipolletta, Juliee Semoroz, la vena nascosta, moltitudini connesse, Patrizio Esposito, Persone di Frediano Brandetti, Pozzanghere di Frediano Brandetti, raduno nazionale degli artisti della scena, Rubina Giorgi, Societas Raffaello Sanzio, sotto la vena nascosta, teatro, Teatro Rebis, Yann Marrussich, youbiquity

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di Giorgio Cipolletta

Dal 2 all’11 Ottobre nella città di Macerata si è svolta la seconda edizione di DeFigura a cura di Teatro Rebis, per la direzione di Andrea Fazzini e all’interno di un progetto pilota Youbiquity (Moltitudini Connesse), il numero zero di un “nonfestival” capace di “vagare” all’interno di altri festival presenti nel territorio marchigiano.
DeFigura è la chiusa “romantica”, “teatrale” “performativa” che raccoglie i semi di questo percorso che scende nel profondo fino sotto la vena nascosta, sottotitolo della manifestazione riferito all’ultimo lavoro della filosofa Rubina Giorgi. Questa vena diventa aurea, sepolta, palpitante, respirando fin dentro i nascondigli del cervello-mente, dove persino il vuoto necessita del palco per il visibile, per la scena tra esistenza e inesistenza, dove geografie dell’assenza si riempiono di essenza. Questo immaginario rivela un territorio complesso nell’ambito del quale l’evento DeFigura ha avuto il coraggio di provare a celebrare l’invisibile, il taciuto, il nascosto, l’innominabile, attraverso i linguaggi dell’arte.

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Are youbiquity? Un bando per giovani artisti

12 sabato Apr 2014

Posted by adamaccademia in 1.Editoriale, 2.Arti visive, 4.Cultura digitale

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ADAM, Adamo magazine, Andrea Fazzini, Csa Sisma, giorgio cipolletta, Ratatà, rose c'est la vie, Teatro Rebis, youbiquity

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di Maria Silvia Marozzi

Ambiguo, obliquo, mellifluo, e anche un po’ ubiquo sembra essere, con le dovute cautele e in parte, l’ uomo moderno: il concetto di sessualità espanso, la patina di paillette che sempre più ricopre discorsi, anche pubblici e, naturalmente, il mondo virtuale in cui abbiamo riversato parte della nostra identità. Continua a leggere →

Dentro la caverna. Sul silenzio e la parola, da “Io non so cominciare”

29 sabato Mar 2014

Posted by adamaccademia in 1.Editoriale

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Andrea Fazzini, Io non so cominciare, teatro Cecchetti Civitanova, Valerio Marconi

io non so cominciare

di Valerio Marconi

Civitanova Marche. Cineteatro Cecchetti, ore 21 e 15 circa del 26 marzo: si accendono le luci dello spettacolo Io non so cominciare di Andrea Fazzini, omaggio a Danilo Dolci. Dall’oscurità in cui traspare un celeste sporco che vela ogni cosa si staglia un torso umano che si agita lentamente come un ragno sulla tela in attesa della preda. Una rete coperta da un gigantesco drappo del color della terra con un buco-finestra è tutta la scenografia su cui le luci e i proiettori tingono ombre e filmati. Voci che si tramutano nel ribollire dell’acqua ctonia o nel lento e costante gocciolare e scorrere dell’acqua di Tarkovskij popolano l’aria chiusa della grotta-incubo in cui tre figure vagano e raramente si incontrano: non c’è dialogo ma silente contatto o scambi di risate. Pochi e scarni i monologhi, i più, leggibili sulla pietra piuttosto che udibili. Continua a leggere →

Ombra Profonda Siamo: la rivincita dell’interiorità sullo straniamento sociale, il coraggio della scelta di essere liberi.

02 mercoledì Ott 2013

Posted by adamaccademia in 9.Teatro/Danza

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ADAM, alfred Jarry, Andrea Fazzini, Clorofilla, giordano bruno, gruppo teatrale clorofilla, L'Adamo, Lucia Cattani, minimalia, ombra, padre ubu, palotini, profonda, rebis, siamo, teatro

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di Lucia Cattani

 Niente è infatti contrario all’ombra,

e precisamente né la tenebra, né la luce.

 (Giordano Bruno)

Storie di ombre antropomorfe, nascoste da un gelido velo che impedisce alla luce di filtrare, hanno accolto il pubblico in sala. Le vicende mostrate da ogni figura celata sono drammi della solitudine e dell’emarginazione, malinconiche realtà di qualcuno che non riesce a creare un ponte con la vita, nonostante il desiderio, soffocato da dinamiche inumane eppure così quotidiane. Un atipico clown, una donna che danza solo quando è sola, una ragazza che continua a scrivere compulsivamente a qualcuno che forse è solo una proiezione di sé, un uomo privato dell’amore, un bambino con un pennello che non sa usare, sono solo alcuni dei personaggi che prendono parte alla vicenda: chiamati Palotini, in contrapposizione alla valorosa e comune visione che si ha dei Paladini medievali,  sono preda della loro scarsa autostima, di una mediocrità condivisa che li tiene soggiogati in un’accettazione assuefatta, come lobotomizzati, alla misteriosa figura di Padre Ubu, ispirato al protagonista di “Ubu Re” di Alfred Jarry, anticipazione del movimento surrealista e del teatro dell’assurdo. Continua a leggere →

“Gli azzardi accendono le ipotesi” poesia, filosofia e neuroscienza si congiungono nei Sofismi di Rubina Giorgi

27 venerdì Set 2013

Posted by adamaccademia in 5.Filosofia/Psicologia, 7.Letteratura

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Accademia, ADAM, Andrea Fazzini, Cartesio, Chiara Guidi, Dante Alighieri, Escartes, Escher, Festival, filosofia, Giarmando Di Marti, Inferno, L'Adamo, Lucia Cattani, Macerata, Mauro Mancia, psichiatria, Roma, Rubina Giorgi, Salerno, Sofismi, Thomas Becket, tolentino, Ubaldo Sagripanti

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di Lucia Cattani

“O voi ch’avete li ‘ntelletti sani, 
mirate la dottrina che s’asconde 
sotto ‘l velame de li versi strani. “

(Dante Alighieri, Inferno, canto IX)

“Gli azzardi accendono le ipotesi”: partendo da questo ardimentoso paradigma si diramano i pensieri, i concetti, le emozioni che sono propri della saggista e poetessa Rubina Giorgi, protagonista lo scorso 25 settembre di un’illuminante conferenza alla Biblioteca Filelfica di Tolentino. L’incontro, introdotto  da Andrea Fazzini, ha coinvolto materie d’interesse apparentemente con ben poco in comune, vertendo appunto su ipotesi che per essere pronunciate e sostenute hanno senza dubbio bisogno del sostegno di argomentazioni adeguate: di questo la scrittrice è stata senza alcun dubbio capace, riuscendo a trovare un connubio affascinante e delicato tra linguaggio scientifico e arte poetica, in un modo personalissimo che sfiora l’autoironia. Con grande chiarezza e suggestione la Giorgi ha creato un fil rouge tra poesia, filosofia e neuroscienza, aprendo nuovi orizzonti interpretativi e, appunto, incoraggiando il mondo culturale e scientifico ad “azzardare” coraggiosamente, lasciando entrare la creatività anche in ambiti in sembrerebbe assolutamente estranea. Insieme alla poetessa, che è stata docente di Filosofia del Linguaggio e di Estetica nell’Università di Salerno e collaboratrice dell’Istituto di Studi Filosofici E. Castelli nell’Università di Roma, sono intervenuti Chiara Guidi, fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, il poeta Giarmando Di Marti e Ubaldo Sagripanti, psichiatra e scrittore: personalità senza dubbio diverse tra loro, che hanno definito l’opera della Giorgi con modalità diverse, a seconda dell’ambito di studi di ognuno, fornendoci tre letture diverse, seppur in un certo modo affini, del pensiero della poetessa che sono poi confluite nella conclusione della scrittrice stessa. La conferenza non si è limitata alla semplice presentazione dell’ultimo libro di Rubina Giorgi, Sofismi, filosofia e neuroscienza, ma ha fornito una ben più ampia visione del suo pensiero, citando spesso un’altra sua pubblicazione precedente, “Che farò senza il mio ben?”. Continua a leggere →

Il Festival dell’Ospitalità cala il sipario: ultimi giorni di fermento artistico a Macerata, Tolentino e Penna San Giovanni

25 mercoledì Set 2013

Posted by adamaccademia in 2.Arti visive

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adamaccademia, Alessandro seri, Andrea Fazzini, Arianna Guzzini, Bagnanti, Brockahus, Carlo Filocamo, Cattani Lucia, Chiara Guidi, Clorofilla, Creativi culturali, Critica, Fancisco, Festival, Galeotti, Galleria, Goya, Henning, il monaco, L'Adamo, La forza di sci, Lauro Rossi, Lucia Cattani, Macerata Giarmando Di Marti, manuel caprari, Massa, MC, Nitamo Montecucco, Ospitalità, Paola pela, Penna San Giovanni, Perrone, radio linea, rebis, Renata Morresi, Roberta Sarti, Rubina Giorgi, Sara Piersantelli, Sonia Maggini, teatro, tolentino, Ubaldo Sagripanti, Villa Potenza

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di Lucia Cattani

“caduta nell’acqua sbocciata
aperta d’un tratto rotonda
come una medusa rosa
gola plena di camelia

caduta nel velo nel viola
signora delle tende
nella corrente
bandiera”

 (Bagnanti, Renata Morresi)

Si conclude in bellezza il Festival dell’Ospitalità  2013. Dopo aver offerto alla provincia di Macerata una lunga scelta di eventi culturali davvero allettanti e coinvolgenti, tra letteratura, teatro, pittura, poesia, si apre la terza e ultima parte di un’iniziativa che fino ad ora si è rivelata ricca di suggestioni e incontri inconsueti. Continua a leggere →

La seconda settimana del Festival dell’ospitalità, tra Carlo Magno e Wislawa Szymborska

16 lunedì Set 2013

Posted by adamaccademia in 1.Editoriale

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di Gianni Lorenzetti

Poesia, teatro, letteratura, conferenze, Carlo Magno in Val di Chienti e Wislawa Szymborska. La seconda settimana del Festival dell’ospitalità prende vita riunendo interessanti appuntamenti in una manciata di giorni, da mercoledì a domenica, con una scia di eventi già trascorsi, tra i quali l’incontro con la poetessa statunitense Rachel Blau DuPlessis e il concerto culinario, fatto tra riso e sorriso, di Fabio Bonelli con pentole e arnesi da cucina, ed altri che costelleranno la prossima settimana, tra i quali l’incontro con Henning Brockahus. Ad aprire la settimana corrente del Festival dell’ospitalità saranno proprio le poesie di Wislawa Szymborska, che mercoledì 18 risuoneranno grazie alla voce calda di Meri Bracalente, in Nella moltitudine, alla sala Foresi di Civitanova alle 21.30, spettacolo che a tutto tondo affronta l’opera della Szymborska, con, appunto, voce ed ombre di Meri Bracalente, video di Marco Di Battista, suoni di Stefan Roslmair e la scenografia di Gioia Mancinelli e Yesenia Trobbiani. Il giorno seguente le ataviche sagome dei carolingi invaderanno l’Auditorium Don Bosco di Macerata, sempre alle 21.30, quando la coppia Giovanni Carnevale e Giovanni Scoccianti dibatterà sul tema Carlo Magno e Aquisgrana in Val di Chienti. Sono anni ormai che, almeno una teoria, avalla l’dea della presenza dei carolingi in zona, considerando l’abbazia di San Claudio la famosa Aquisgrana, e questa conferenza farà un po’ il punto sulla questione. Venerdì 20 si svolgerà, alla biblioteca FIlelfica di Tolentino alle 21.30, il dibattito Incontro e scambio delle ospitalità, autentico fulcro del festival, che avrà per protagonisti la scrittrice Rubina Giorgi, la fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio Chiara Guidi, il poeta Giarmando Di Marti e lo psichiatra scrittore Ubaldo Sagripanti. Il quartetto sarà introdotto e presentato dal regista e attore Andrea Fazzini del Teatro Rebis. E Proprio Fazzini, insieme a Federico Bomba, Luca Luzi, Sabrina Maggiori, Stefano Sasso e Alessia Tripaldi, hanno dato vita alla Scuola di visioni del contemporaneo, che attraverso lo studio e la messa in pratica di grammatiche artistiche innovative sabato 21 porteranno in scena, al teatro Lauro Rossi di Macerata alle 21, Agguati, il teatro come non l’avete mai visto. A chiudere la settimana centrale del Festival dell’ospitalità sarà, domenica 22 alla pinacoteca civica di Recanati, villa Colloredo Mels alle 18, la presentazione di Fil rouge, le lettere segrete di Yvette Mirabeau, romanzo di Alessandro Seri edito da Vydia. Ad introdurre Seri, che ha già presentato la sua opera al Salone del libro di Torino e al Festival della letteratura di Milano, sarà Norma Stramucci, mentre ad impreziosire maggiormente il pomeriggio saranno l’arpa di Lucia Galli e le letture di Roberta Sarti. Insomma, un’altra settimana densa di appuntamenti, intrisa di passione, di generi diversi, per qualsiasi gusto e raffinato palato.

(Nella foto un’opera a collage della poetessa Wislawa Szimborska)

Il Festival dell’Ospitalità tra DuPlessis, Brockahus e la maceratesità dell’ultimo dei mohicani

05 giovedì Set 2013

Posted by adamaccademia in 2.Arti visive, 3.Cinema, 4.Cultura digitale, 5.Filosofia/Psicologia, 7.Letteratura, 8.Musica, 9.Teatro/Danza

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Abythos gruppo, ADAM, Alessandro seri, Alvise Manni, Andrea Fazzini, Aquisgrana, Carlo Magno, Chiara Guidi, Civitanova, David Quintili, Fabio Bonelli, Fabio Grassadonia, Festival dell'ospitalità, Giacomo Costantino Beltrami, gianni lorenzetti, Giarmando Di Marti, Giovanni Carnevale, Giovanni Scoccianti, Henning Brockahus, L'Adamo, L'Adamo magazine, L'Adamo web mag, Licenze Poetiche, Lucio Saviani, Macerata, marianna de leoni, Meri Bracalente, Michele Mobili, Muri e Divisioni, Musica da cucina, Paolo Brasca, Penna San Giovanni, Poesia di Strada, Rachel Blau DuPlessis, Recanati, Rosetta Martellini, Rossella Andreazza, Rubina Giorgi, Salvo, Scuola visioni del contemporaneo, simone palucci, Stefania Monteverde, Superfici, terremoto de L'Aquila, tolentino, Ubaldo Sagripanti, Val di Chienti, Wislawa Szymborska

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di Gianni Lorenzetti

“I festival servono perché creano cultura, sviluppo, comunicazione, connessioni, inoltre fanno festa. E la festa attrae”. A dirlo è l’assessore maceratese ai beni culturali Stefania Monteverde che parlando della quarta edizione del Festival dell’ospitalità, che prenderà il via domani e si concluderà il prossimo 29 settembre con 18 eventi e 4 mostre, ha anche aggiunto che “il tema dell’ospitalità è bellissimo, ci rappresenta come territorio, e passare dalle case private agli spazi pubblici è un’evoluzione, perché le piazze sono da abitare, appartengono a tutti, per conoscere e conoscersi”. Continua a leggere →

Una sensazione di mancanza imprecisata. “Io non so cominciare”, il debutto al Fringe Festival E45 di Napoli

09 domenica Giu 2013

Posted by adamaccademia in 9.Teatro/Danza

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Andrea Fazzini, Antigone, Arianna Guzzini, Bacon, Bartleby, Cézanne, Danilo Dolci, Delenze, figurale, figurativo, Fringe Festival, Io non so cominciare, Lauro Rossi, mancanza, Napoli, Parmigiani, rassegna off Fringe Festival E45, Teatro Rebis, zecca

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di Arianna Guzzini

Dopo la prima presentazione al Lauro Rossi, lo spettacolo Io non so cominciare della compagnia Teatro Rebis, per la regia di Andrea Fazzini, debutterà il 10 giugno a livello internazionale all’interno della rassegna off del Fringe Festival E45 di Napoli, festival fra i più importanti del mondo teatrale, promotore di artisti e compagnie emergenti Continua a leggere →

Al Rebis lo Spring Trio: viaggio potenziale dall’oriente alla stratosfera

23 martedì Apr 2013

Posted by adamaccademia in 8.Musica

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di Eleonora Tamburrini

Si è conclusa sabato 20 aprile al Teatro Rebis di Villa Potenza la rassegna “Defigura” a cura di Andrea Fazzini con il supporto di Adam Accademia: lo ha fatto con il concerto di un ensemble di recente formazione e composizione atipica, tenendo fede al titolo del ciclo di eventi che preannunciava un’idea di arte da scomporre, indagare e ricomporre secondo visioni inconsuete. Lo Spring Trio raccoglie infatti strumenti e musicisti di tradizione diversa e variegata, e prima dell’inizio dello spettacolo si stenta a immaginare per quali strade e per quali miscele si uniranno un violoncello, un’arpa classica e un folto apparato di tamburi a cornice. Continua a leggere →

Defigura

12 venerdì Apr 2013

Posted by adamaccademia in 9.Teatro/Danza

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Andrea Fazzini, Angelo Casagrande, Antonin Artaud, Arianna Guzzini, Arlecchino, Attilio Scarpellini, Balla, Bragaglia, C.re.s.co., C.re.s.co. Jes! The artist, Casa d’Arte, Chiesa di San Bernardo, claudio morganti, Defigura, Depero, eventi, facoltà di lettere di lettere di Macerata, francesco savoretti, Fumetteria Exit, futurismo, Jesi, Lucia Galli, No man's island, Ombre, Pablo Picasso, Palazzo Ugolini, Parade, Patrizio Dall’Argine, Patrizio Esposito, Picasso, Prampolini, Raduno degli Artisti della Scena, Ricostruzione Futurista dell’Universo, Rita Frongia, Roberto Cresti, Rubina Giorgi, Solitudini d’Osservare, Spazio Mironimia, Spring trio, Stefano Ricci, Teatro di Villa Potenza, Teatro Magnetico, Teatro Rebis, Università di Macerata

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di Arianna Guzzini

Dalla proposta di Claudio Morganti di collaborazione con il Teatro Rebis, nasce la rassegna appena avviata Defigura. Dal 10 aprile fino al 20 aprile si susseguono una serie d’iniziative ed eventi pubblici, i quali hanno come loro punto focale il Raduno degli Artisti della Scena, una sorta di convivio volto ad una riflessione e ad uno scambio d’idee aperto a tutti Continua a leggere →

Teatro Rebis: linguaggio e linguaggi del contemporaneo. L’inizio della nuova stagione

01 venerdì Feb 2013

Posted by adamaccademia in 9.Teatro/Danza

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di Arianna Guzzini

Linguaggio o linguaggi del contemporaneo, linguaggi, appunto, perché uno solo non basta, poiché la riflessione sul nostro tempo, sui mutamenti della concezione dell’uomo ha bisogno di ravvivare la coscienza del singolo attraverso più stimoli possibili. La nuova stagione del Teatro Rebis di Villa Potenza sembra muoversi verso la sperimentazione di una concreta empatia, proponendo un percorso che, sì, comincia a muovere i suoi passi dagli studi, dalle proposte dei singoli artisti, ma che vuole ogni volta concludersi con un pieno coinvolgimento del suo pubblico, riducendolo ogni volta a divenire parte attiva e pensante dello spettacolo e Continua a leggere →

Agguati -nel sé/nel nostro- Scuola di Visioni del Contemporaneo

12 sabato Gen 2013

Posted by adamaccademia in 9.Teatro/Danza

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agguati, Alessia Tripaldi, Ancona, Andrea Fazzini, Casa delle Culture, contemporaneo, Federico Bomba, Luca Luzi, Macerata, Mercato delle Erbe, Sabrina Maggiori, scuola di visioni del contemporaneo, spazio pubblico, Stefano Sasso, Vallemiano

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di Arianna Guzzini

A contatto con le proprie paure, i propri timori. Blocchi psicologici da eludere ricacciando coscienza piena di sé, per non restare muti, mai, per non essere meri corpi in forme inconsapevoli. Rivitalizzazione, la parola chiave. Ma questo è un AGGUATO.
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