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di Ilaria Piampiani

“M’abbandono all’adorabile viaggio:
leggere, vivere dove guidano le parole.”
Paul Valéry

La Primavera ha già da un po’spalancato le porte, seppure in modo incerto, timidamente scontrosa e tipicamente capricciosa, e come ogni anno, ormai dal 2011, Macerata si affolla di libri, di chi li scrive, di chi li ama, di chi ne vuole parlare. La festa del libro è partita lunedì 28 aprile dalla buona tavola, tra un bicchiere di vino e una conversazione al buio, nell’accogliente cornice dell’Agriturismo Moretti.
Questa IV edizione del festival, il cui determinato ed efficace motto è “non c’è cultura senza libri!”, s’incentra sul tema dell’assenza in ogni sua sfaccettatura, nel modo di vivere l’umanità, nel teatro, nella musica, nell’arte figurativa, nella realtà e, ovviamente nella letteratura.

La kermesse come sempre pone grande attenzione al testo, alla capacità della scrittura di coinvolgere in un’emozione, in uno stato d’animo che prende forma parola dopo parola per ridestarsi ogni qualvolta il lettore prende lo stesso libro tra le mani, a distanza di ore, giorni o anni. Macerata Racconta vuole coniugare incontri letterari, con eminenti nomi di intellettuali, a presentazioni editoriali, laboratori scolastici e workshop dedicati ai bambini a mostre, concerti e spettacoli, mantenendo sempre quel suo carattere composito e stimolante.

La Galleria Mirionima e gli Atichi Forni aprono le porte a due mostre differenti: l’una, “Le Assenze”, i cui protagonisti sono l’estro e la creatività degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata, l’altra, “Assenza più acuta presenza”, che si affianca alla presentazione del video di Francesca Rossi Brunori, “False Identità”. Gli appuntamenti continuano oggi 30 aprile con le “#scritture brevi” di Francesca Chiusaroli all’Antica Biblioteca, dibattito nel quale interverranno anche Francesca Serafini e Fabio Massimo Zanzotto; la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti ospita poi il laboratorio didattico di scrittura pubblicitaria a cura di Massimo De Nardo e una parentesi dedicata alla “giocosa distrazione infantile” organizzato da Les Friches Associazione Culturale. Le luci del giorno iniziano ad affievolirsi e alle ore 18.30 ci ritroviamo nell’Aula Magna dell’Università in compagnia del giornalista Claudio Fava con “Buenos Arires…Catania”, per poi spostarci alle 21.00 agli Antichi Forni e immergerci nel complesso e dibattuto argomento della disinformazione all’epoca di internet, con Ennio Remondino, Loris Campetti, Massimo Raffaeli e Angelo Ferracuti.

Con ancora in mente il profumo di fave e la meritata scampagnata del 1 maggio, giungiamo al 2 pronti per la presentazione di “Pagine bianche” di Eugenio Baroncelli. Dopo aver degustato un piacevole aperitivo con cantina Murola alla Civica Enoteca Maceratese, ci attendono le parole di Paolo di Paolo, autore di “Mandami tanta vita”. Di nuovo bollicine e un frizzante incontro di calici daranno inizio alla Fiera dell’ editoria Marche Libri nell’Auditorium San Paolo ore 16.00, mentre il workshop di lettura ad alta voce ai bambini a cura di Elena Carrano prende avvio nella Biblioteca Comunale. Da pomeriggio a sera Macerata si affolla di eventi eterogenei, da quelli sul giornalismo investigativo, affrontato da Mara Filippi Morrione e Stefano Lamorgese, alla mostra di libri d’infanzia provenienti da tutto il mondo “Libri senza parole. Destinazione Lampedusa”, dalla presentazione di autori come Francesco Scarabicchi, Salvatore Natoli e Adriano Raparo, a Carlo Freccero che affronta il grave problema contemporaneo della mancanza di pensiero critico, calpestato dal dominio televisivo.

Sabato 3 maggio, con l’odore del caffè addosso, ci ritroviamo alle 9.30 al Teatro Lauro Rossi per la Premiazione del Concorso “Incontri con l’autore” con Barbara Cerquetti e Alessandro Seri. Imperdibile l’affascinante viaggio proposto da Antonio De Signoribus attraverso il mondo segreto della Marche, tra fiabe, leggende e sagge storie popolari. Continuano le presentazioni di libri come “Privata” di Federica Amichetti, e “Passeggiate nei prati dell’eternità” di Valeria Paniccia, per poi approdare, alle ore 16.00, a un argomento tanto delicato quanto drammatico: quello dei “martiri bambini. Da Beslan ai campi profughi siriani nell’obiettivo di un inviato Onu”, a cura di Maurizio Verdenelli e Emanuele Tacconi. Il diritto e il valore dell’infanzia vengono ristabiliti con Sauro Savelli e le sue letture teatrali dal titolo “Pippi Calzelunghe: 3 storie”. Scoccano le londinesi 17.00 e Paolo d’Atlan ci racconta le sue illustrazioni di “Pupa”, il quaderno-quadrone di Loredana Lipperini; la giornata continua tra letture familiari e incontri con autori come Paolo Marchetti, Massimo Cirri e Daniele Giglioli.

Alle 21.00 sul palco del Teatro Lauro Rossi ci confrontiamo con il racconto di un padre assente attraverso “Hamletica” di Massimo Cacciari; il fil-rouge della mancanza sussiste accompagnato da dissonanti dicotomie quali essere/non-essere, agire/non-agire, affrontate con lucidità dal filosofo veneto. La notte si colora di teatro con Simone Maretti e i suoi racconti per bambini, e la performance musico-narrativa di Marco Fagotti con “Affabulazione”. Trovate, inoltre, il tempo per incontrare Dolores Prato, Paolina Leopardi, Sibilla Aleramo e Joyce Lussu, volti e caratteri femminili “di Marca”, interpretate da Rosetta Martellini, attrice e regista, con musiche di Andrea Mei.

L’alba della domenica segna l’inizio di una variegata sfilata di titoli e autori, tra cui citiamo Carla Chiaramoni con “La zuppa di Martino”, Melania Mazzucco con “Sei come sei”, Eraldo Baldini con “Nevicava Sangue” , Fiorenzo Bordi con “Recine”, per finire in bellezza con la presentazione della coraggiosa e decisamente “rosea antologia” di “Femminile Plurale” a cura di Cristina Babino, alle ore 19.00 agli Antichi Forni. Di nuovo il teatro si impone con l’assenza narrata da Saverio Marconi, in un excursus tutto da scoprire comodamente seduti sulle fiammanti poltroncine del Lauro Rossi.
Tra gelido passato e un avvenire incerto si snodano i due appuntamenti del 5 maggio: Carlo Latini e Valerio Calzolaio affrontano il convulso periodo storico italiano dal 1978 al 1984 con “Da Moro a Berlinguer”, mentre Alessandro Marini parlerà di “Bertolucci e l’assenza di futuro”.

L’edizione 2014 di Macerata Racconta si chiude sul connubio tra tecnologia e tradizione cittadina, grazie alla privilegiata occasione di passeggiare per il centro alla scoperta di installazioni di paesaggi sonori in realtà aumentata, con performance finale del workshop Youbiquity.
Un nuovo anno, dunque, si chiude il 6 maggio per la kermesse marchigiana che difende e sponsorizza il valore della lettura quale mezzo d’informazione oltre che di crescita personale; come già fatto in precedenza, essa porta con sé nuove intuizioni e stimoli che il pubblico, l’uditorio composto da giovani e famiglie, hanno l’opportunità di cogliere, spegnendo la tv e fermandosi a riflettere, poveri di noia e ricchi di curiosità.