Tag
Abythos gruppo, ADAM, Alessandro seri, Alvise Manni, Andrea Fazzini, Aquisgrana, Carlo Magno, Chiara Guidi, Civitanova, David Quintili, Fabio Bonelli, Fabio Grassadonia, Festival dell'ospitalità, Giacomo Costantino Beltrami, gianni lorenzetti, Giarmando Di Marti, Giovanni Carnevale, Giovanni Scoccianti, Henning Brockahus, L'Adamo, L'Adamo magazine, L'Adamo web mag, Licenze Poetiche, Lucio Saviani, Macerata, marianna de leoni, Meri Bracalente, Michele Mobili, Muri e Divisioni, Musica da cucina, Paolo Brasca, Penna San Giovanni, Poesia di Strada, Rachel Blau DuPlessis, Recanati, Rosetta Martellini, Rossella Andreazza, Rubina Giorgi, Salvo, Scuola visioni del contemporaneo, simone palucci, Stefania Monteverde, Superfici, terremoto de L'Aquila, tolentino, Ubaldo Sagripanti, Val di Chienti, Wislawa Szymborska
di Gianni Lorenzetti
“I festival servono perché creano cultura, sviluppo, comunicazione, connessioni, inoltre fanno festa. E la festa attrae”. A dirlo è l’assessore maceratese ai beni culturali Stefania Monteverde che parlando della quarta edizione del Festival dell’ospitalità, che prenderà il via domani e si concluderà il prossimo 29 settembre con 18 eventi e 4 mostre, ha anche aggiunto che “il tema dell’ospitalità è bellissimo, ci rappresenta come territorio, e passare dalle case private agli spazi pubblici è un’evoluzione, perché le piazze sono da abitare, appartengono a tutti, per conoscere e conoscersi”. Con questo presupposto prenderà vita il festival organizzato dall’Adam, l’Accademia delle arti Macerata, che a differenza delle prime tre edizioni, incentrate solo nel capoluogo di provincia, si estenderà in maniera capillare sul territorio, inondando di cultura le principali città provinciali, ovvero Macerata, Civitanova, Recanati e Tolentino. Non solo, perché il festival, per la sua data conclusiva, toccherà anche le vette di Penna San Giovanni e lo splendore ligneo del teatro Flora. Il Festival dell’Ospitalità, in precedenza Macerata Ospitale, nacque con l’intento di proseguire, da un punto di vista culturale, quello che era lo spirito maceratese per eccellenza, affondando le radici nella tradizione e prendendo ad esempio San Giuliano ospitaliere. Ma le cose cambiano, e se pur lo spirito dell’iniziativa è lo stesso, l’evento si è ingrandito, non più gli eventi si svolgono in case private, con pochi posti a disposizione per gli spettatori, ma in luoghi pubblici, non più solo Macerata, ma l’intero territorio provinciale, con Rosetta Martellini, presidente dei Teatri di Civitanova, che ha osservato “come l’inserimento di Civitanova in questa rete sia stato naturale, infatti la scorsa primavera si stava scegliendo uno slogan per la nostra città e fu scelto Accogliente di natura. Come potevamo mancare al Festival dell’ospitalità?”. Un dilagare di cultura, poesia, letteratura, musica, teatro, convegni, che prenderanno il via domani sera, alle 21.30 agli Antichi forni di Macerata, con L’epopea di Giacomo Costantino Beltrami raccontata dal professor Alvise Manni. Una storia curiosa e passionale, di avventura e di successi, che prende però, fondamentalmente origine da una tragedia. Il maceratese Giacomo Costantino Beltrami aveva una fidanzata di Morrovalle che morì, e tanto fu il dolore che Beltrami, per lasciarsi tutto alle spalle e sperare di ricominciare a vivere, decise di partire per l’America. Giunto negli Stati Uniti, in preda ad una voglia di avventura, decise di risalire il Mississippi fino alla montagna e fu il primo a scoprirne le sorgenti. Tutt’oggi in America Beltrami è conosciuto quanto Padre Matteo Ricci in Cina, anche se questo invece a non saperlo sono proprio i maceratesi. Beltrami ispirò anche James Fenimore Cooper per la creazione del protagonista del suo famoso romanzo L’ultimo dei mohicani, tanto era impavido e pregno d’avventura e istinto il maceratese Beltrami. In contemporanea al racconto del professor Manni, sempre agli Antichi forni saranno inaugurate le mostre fotografiche di Michele Mobili e di Paolo Brasca, la prima dal titolo Superfici, mentre la seconda dedicata al terremoto aquilano. Dopo il debutto il festival riprenderà martedì 10 settembre, al cinema Giometti di Tolentino alle 21.30, con la proiezione del film Salvo del regista premiato a Cannes Fabio Grassadonia che sarà presente in sala. Mercoledì 11 la scena sarà tutta per la poetessa statunitense Rachel Blau DuPlessis, che incontrerà il pubblico all’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova alle 21.30. Giovedì 12 si tornerà a Macerata con Selvatici-Salvateci, performance dell’Abythos gruppo, agli Antichi forni sempre alle 21.30, mentre venerdì con la Musica da cucina di Fabio Bonelli, si toccheranno le bellezze di Civitanova Alta, alla Pinacoteca civica alle 21.30. Sabato il teatro assumerà le fattezze di una conferenza, con la psicologa Rossella Andreazza e con la scenografa e costumista Marianna De Leoni, infatti si parlerà, al Museo della tessitura di Macerata, de La rappresentazione teatrale e il teatro della vita. Doppio appuntamento per domenica a Macerata, alle 18 con Il silenzio del mondo, grembo delle cose, conferenza di Lucio Saviani alla Galleria Galeotti e con L’Elettra di Sofocle, alle 21.30, rappresentata dagli allievi del corso di recitazione dell’adam diretti da David Quintili. La nuova settimana si aprirà mercoledì 18 con Nella moltitudine, ovvero le poesie di Wislawa Szymborska interpretate da Meri Bracalente, nella sala Foresi a Civitanova alle 21.30. Carlo Magno e Aquisgrana in Val di Chienti sarà invece la conferenza di Giovanni Carnevale e Giovanni Scoccianti che prenderà vita giovedì 19 all’Auditorium Don Bosco di Macerata. La Biblioteca Filelfica di Tolentino per venerdì 20 riserverà un’incontro molto particolare tra la scrittrice Rubina Giorgi, il poeta Giarmando Di Marti, lo psichiatra-scrittore Ubaldo Sagripanti e Chiara Guidi, fondatrice della Societas Raffaello Sanzio. Sabato 21, al teatro Lauro rossi di Macerata, la Scuola visioni del contemporaneo porterà in scena Agguati, il teatro come non l’avete mai visto, mentre domenica 22, alla Pinacoteca Villa Colloredo Mels di Recanti alle 18, Alessandro Seri presenterà il suo romanzo Fil rouge, le lettere segrete di Yvette Mirabeau in un incontro tra l’arte di Lorenzo Lotto e l’arpa di Lucia Galli. La terza ed ultima settimana di festival aprirà le danze, giovedì 26, con la presentazione del libro Bagnanti della poetessa Renata Morresi alla Biblioteca comunale di Tolentino per approdare, il giorno successivo, a Una vita nei teatri, incontro con il regista Henning Brockahus alla Galleria Galeotti di Macerata. Sabato 28 andrà in scena, al teatro Lauro Rossi, lo spettacolo Ombra profonda siamo o dell’esser palotini per la regia di Andrea Fazzini, per assistere domenica, sempre con il teatro, alla chiusura del festival dell’ospitalità con Mc massa critica al teatro di Villa Potenza alle 17 e con Il Monaco, per la regia di Alessandro Seri, al teatro Flora di Penna San Giovanni alle 21.30. Oltre alle mostre già annunciate, per l’intera durata del festival saranno aperte anche Muri e Divisioni, alla galleria Galeotti, e Poesia di strada, curata dall’associazione Licenze poetiche, alla Biblioteca comunale di Civitanova.
(una foto della conferenza stampa al Teatro di Villa Potenza, da sinistra: Rosetta Martellini Presidente dei teatri di Civitanova, Stefania Monteverde Assessore alla Cultura di Macerata, Alessandro Seri Presidente Adam, Andrea Marinelli Assessore alla Cultura di Recanati, Giuliano Bianchi Presidente della Camera di Commercio di Macerata)