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canzoni e canzonette, gianni lorenzetti, La Storia cantata, Lauro Rossi, Macerata, musicultura, piero cesanelli, produzione, Ragionar cantando, simone palucci, teatro
di Gianni Lorenzetti
Le canzoni che raccontano la storia, gli avvenimenti, i costumi, la società. A tutti gli effetti. La storia cantata racconta la vita, le idee, i cambiamenti. Ragionar cantando, canzoni e canzonette, una produzione di Musicultura che debutterà al teatro Lauro Rossi di Macerata dopodomani alle 21, è la conclusione del trittico, il finale dell’opera, La storia cantata appunto, che il pubblico marchigiano, e non solo, ha avuto la possibilità di assaporare grazie ai primi due capitoli, Ricordar cantando e Protestar cantando. “E’ a tutti gli effetti un racconto attraverso canzoni, commenti e immagini”, dice Piero Cesanelli, direttore artistico del Musicultura festival e ideatore degli spettacoli, “che in questo caso inizia negli anni ottanta per poi arrivare ai giorni nostri”. A tutti gli effetti la conclusione della storia, infatti Ricordar cantando toccava gli anni cinquanta e sessanta, mentre Protestar cantando partiva dal sessantotto per distendersi su tutti gli anni settanta. “La costruzione di questo spettacolo – prosegue Cesanelli – è stata lunga e anche abbastanza faticosa, infatti ci abbiamo messo un anno e mezzo”. L’accompagnamento musicale sarà, come sempre, de La Compagnia, composta da Adriano Taborroalle chitarre, violino e mandolino, Paolo Galassi al basso e mandolino, Andrea Casta alla chitarra armonica e voce, Riccardo Andrenacci alle percussioni, El Chopas alla chitarra e voce, Marco Tentelli, keyboard e piano; Tony Felicioli, sax e flauto, Marumba alle tastiere e infine le voci di Alessandra Rogante, Valentina Guardabassi, Elisa Ridolfi, Francesco Caprari. Ovviamente anche Piero Cesanelli sarà sul palco con chitarra e voce, mentre Giulia Poeta e Maurizio Marchegiani saranno i narratori e ad Andrea Pompei va la responsabilità dei contributi video. “I testi li ho scritti insieme a Carlo Latini, ma la difficoltà maggiore l’ho riscontrata nella scelta dei brani e poi anche nel loro arrangiamento, del quale mi sono occupato personalmente. La scelta è stata ardua per via della difficoltà di collocare, nell’ultimo trentennio, i cantautori italiani. Non voglio dire che non ci fossero, i grandi cantautori italiani esistevano, ma erano, in qualche modo, più rappresentativi degli anni sessanta e settanta”. Non a caso, infatti, lo spettacolo presenterà anche molti brani di artisti stranieri, quali Whitney Houston, Barbara Streisand, Stevie Wonder, Sting e Chico Buarque. Non solo però, infatti ci sarà spazio, ad esempio, per Zucchero, Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè. “Mi ha appassionato il lavoro di arrangiamento – continua Cesanelli – infatti sono anche andato a recuperare un brano di Stefano Rosso trasformato completamente in acustico, in alcuni brani ho inserito il parlato, e abbiamo aggiunto anche strumenti finora mai usati, come il banjo, il sax soprano e il piffero”. Un periodo decisamente complesso e confuso quello che inizia dagli anni ottanta fino a raggiungere i giorni nostri, un periodo che oltre ai grandi cambiamenti epocali ha anche visto e vissuto cambiamenti più piccoli ma continui, frequenti, che nel loro lavorio costante hanno radicalmente cambiato il volto della società. “Sicuramente, infatti è da questo che deriva il titolo di questa terza parte de La storia cantata. Mettere insieme un trentennio carico di avvenimenti, ma privo di slanci e di ideologie, richiede sicuramente un ragionamento, un meditare su tutto quello che è accaduto, quindi Ragionar cantando”. Fino ad oggi le produzioni di Musicultura contano novantotto repliche, una gran quantità di date snocciolate nelle Marche e non solo, infatti La Compagnia ha fatto tappa anche a Forlì, Roseto degli Abruzzi, Pescara, Firenze e prossimamente toccherà anche Milano. Ma non ha intenzione di fermarsi, infatti, stando alle parole di Cesanelli, “non escludo, oltre ad altre date nazionali, anche tre o quattro puntate in Paesi europei”.
L’ha ribloggato su Der Wanderer.